Care Annamaria e Daniela.
Come comprendo il profondo e sordo dolore di un figlio/figlia per la dipartenza del genitore per l’eterno suo viaggio, ma, diversamente, come si poteva dire al Papà Giacomo che non era l’ora?
Pur in là nei ricordi e nel tempo, la sua bella figura mi è comunque viva e così il ricordo della sua voce squillante e confortante, pronta ad esser partecipe al confronto e all’organizzar qualsiasi evento.
Ed ora? …, certo che manca, come altresì, potremo anche dire, che il vuoto permea il nostro spazio temporale e, più che mai, lo è per le persone a lui vicine e tanto amate. Ora, vi posso anche dire che era di voi orgoglioso.
Indubbiamente, del Papa Giacomo, mai dimenticherete e sempre farete tesoro della tua bella verità, e così vi rimarranno nel profondo: i suoi valori di vita, i suggerimenti, pensieri, riflessioni, battute, indicazioni per il giusto e costruttivo vivere insieme, anche per sottendere la mano a chi ne ha bisogno.
Di certo, è il sentir che sarà sempre al vostro fianco ed a vegliare su di voi; e così, il ricordo del suo bel vissuto, vi porterà ad essere serene.
Ciao ed un forte abbraccio.
Vilmo